COP 26 è stato un summit tenutosi a Glasgow le prime due settimane di novembre 2021. Aveva lo scopo di discutere i cambiamenti climatici e creare un quadro per la transizione verso sistemi più sostenibili che si allontanano dalle emissioni di combustibili fossili, che ci stanno lentamente uccidendo. Questo vertice è stato descritto come “l’ultima possibilità” per salvarci dalla crisi ambientale.
Ma COP26 è davvero stato utile per superare i sistemi economici che sono stati stabiliti durante la rivoluzione industriale e che continuano ad essere ancora in vigore oggi?
Gli ambientalisti e gli attivisti affermano che COP26 è stato solo un grande palcoscenico per il greenwashing. Greta Thunberg ha descritto il summit come un grande fallimento e solo un mucchio di “blah blah blah”.
Alcune Ragioni Per Cui Molti Pensano Che COP26 Sia Greenwashing:
- COP26 ha escluso gli attivisti dalla partecipazione al summit. Ambientalisti, accademici e attivisti del clima sono stati tutti esclusi da questi negoziati sul clima. Questi gruppi sono quelli che lottano attivamente ogni giorno per proteggere il pianeta su cui tutti noi viviamo. I politici, invece, sono più sensibili agli interessi lobbistici e finanziari del loro paese. Il fatto che solo i politici siano stati inclusi nei negoziati senza alcuna rappresentanza della società civile e delle voci in prima linea ha fatto sì che il vertice sia stato un gran parlare senza alcun impegno sostanziale da parte dei leader mondiali. Affinché avvenga un vero cambiamento, gli ambientalisti, gli accademici e i gruppi attivi in prima linea devono partecipare a questi negoziati con i leader mondiali, che hanno il potere di cambiare le pratiche del loro paese in modo da non danneggiare ulteriormente il pianeta per un guadagno finanziario.
- Alla COP26 erano presenti i più grandi lobbisti delle compagnie del carbone, del petrolio e del gas. Più di 500 rappresentanti legati a più di 100 compagnie di combustibili fossili erano presenti durante i negoziati per proteggere i loro interessi. Questo gruppo che fa lobby per l’industria dei combustibili fossili “aveva due dozzine di persone in più rispetto alla delegazione del paese più grande” presente. (CNN World News)
- Il terzo paese che emette più carbonio, l’India, vuole altri 50 anni per continuare a inquinare. L’India ha annunciato che mira a raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2070. La risposta a questo è stata giustamente molto dura: stiamo consapevolmente “scavando le nostre tombe” e “trattando la natura come una toilette” (Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite).
- Il primo grande paese emettitore di carbonio, la Cina, non ha nemmeno partecipato al vertice. La Cina emette quasi il 30% del carbonio mondiale. Solo nel 2018 hanno rilasciato più di 10 miliardi di tonnellate di CO2 nell’atmosfera. La Cina è un player chiave per raggiungere gli obiettivi stabiliti dagli accordi di Parigi, eppure non sta prendendo azioni incisive. Il paese ha presentato un piano per puntare alla neutralità nel 2060, tra circa 40 anni. Il piano mira anche ad avere un picco di emissioni di combustibili fossili entro il 2030.
- Il quarto paese più grande emettitore di carbonio, la Russia, non si è presentato. I leader russi non hanno partecipato al summit anche se il paese rappresenta il 5% delle emissioni globali di Co2. Il presidente Biden ha criticato il paese per non essersi impegnato negli obiettivi climatici.
- USA e UE continueranno a emettere CO2 fino al 2050. Gli Stati Uniti sono il secondo paese che emette più carbonio. Anche se il loro piano cerca di essere neutrale al carbonio da 10 a 20 anni prima di altri grandi paesi, lascia ancora quasi 30 anni di inquinamento pianificato.
- Più di 100 paesi si accordano per continuare a deforestare il mondo fino al 2030. 13 milioni di ettari di foresta (che è circa la dimensione della Grecia) vengono distrutti ogni anno secondo la Commissione Europea, distrutti per profitto. Gli alberi sono la migliore soluzione naturale che combatte il cambiamento climatico assorbendo le emissioni di CO2. Molti ambientalisti credono che si debbano prendere misure più incisive. Le foreste devono essere protette.
- I documenti trapelati della COP26 palesano i paesi che cercano di alterare i rapporti sul cambiamento climatico. BBC News ha dichiarato di essere in possesso di rapporti della COP26 che dimostrano come alcuni paesi quali l’Arabia Saudita, il Giappone e l’Australia stiano facendo pressioni per minimizzare la necessità di ridurre le loro emissioni da combustibili fossili.
Vedendo tutto ciò, viene da chiedersi se tutto questo è stato fatto solo per facciata o se ci saranno realmente azioni che avranno un impatto positivo sul clima. Quando si guardano i rapporti del COP26, si può vedere che tutte le parole chiave come “riforestazione”, “neutralità del carbonio”, sono lì. Ma i piani proposti saranno davvero incisivi? Aspettare fino al 2050, 2060 o 2070 per diventare carbon neutral permette di continuare ad abusare per decenni delle nostre risorse naturali e del pianeta che ci tiene in vita.
I sistemi devono cambiare ora. Le nostre foreste, il nostro Pianeta deve essere protetto.
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Fonti: World Meters – Emissions by Country, BBC article Greta Thunberg on COP26, BBC article India 2070 pledge, BBC article deforestation pledge by 2030, BBC Article on document leak, Business Insider article on COP26 Analysis, The Guardian article on COP26, The Guardian article on the COP26’s exclusion, SkyNews article on Russia and China absence, New Scientist article on China’s 2030 plan, EU Commission report on deforestation, CNN World News article on fossil fuel lobbyist at COP26